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venerdì 2 febbraio 2018

BEAUTIFUL

Come avrete capito dal cambiamento del titolo e del layout da oggi questo blog tratterà anche di tutto ciò che concerne il mondo delle soap opere: anticipazioni, curiosità sui protagonisti, ricordi delle più belle scene emozionanti passate ecc.. ecc
Cominciamo dalla soap per eccellenza, BEAUTIFUL, cercando di farne una  sommaria presentazione obiettiva.


E’ dal lontano 1990 che Beautiful imperversa sui nostri teleschermi, PIù di 25 anni in cui la soap è diventata un vero e proprio fenomeno di costume in Italia (negli States The Bold and The Beautiful, titolo originale della soap, è una soap per casalinghe come tante). 
Il successo di Beautiful sembrerebbe esser legato ad una sorta di inerzia del telespettatore verso una soap, che ormai fa parte del rituale del pranzo ed è fenomeno di (mal)costume, e le cui vicende ”fantascientifiche” incuriosicono e divertono.
Le vicende si svolgono in un microcosmo senza né tempo e né spazio, in una Los Angeles probabilmente post-atomica, visto che i personaggi interagiscono solo tra di loro, come testimoniato dalle circolari relazioni di Brooke che si innamora di padre, figli, fratellastro e genero. Non c’è dimensione temporale: i bambini diventano miracolosamente adulti da un giorno all’altro e gli adulti, al contrario, continuano ad avere sempre la stessa età. Le trame, poi,  sempre ai confini della realtà, sfiorano il grottesco e l’assurdo: Taylor è morta e risorta tre volte, nel corso della soap, per poi diventare madre di uno e amante di un altro figlio di Brooke. Bridget si innamora di Ridge, quello che una volta credeva essere suo padre. Sheela, una pazza psicotica, ogni tanto riappare per rapire o sparare un Forrester. Poche righe (evitiamo di citare tutte le assurdità di Beautiful) bastano a racchiudere l’essenza di questa particolare soap che più che un feuilleton ricorda, per gli intrecci improbabili e le forti tinte, una tragedia greca. Ad onore del vero, però, l’ambientazione oltreoceano rende “accettabili” per noi italiani, con una distorta visione di America libera e libertina, molte delle vicende narrate.
Di conseguenza anche i personaggi (sempre gli stessi), stereotipati, all’inizio rappresentativi di tipi umani, nel corso degli anni, sono diventati delle vere e proprie macchiette. La soap, infatti, da anni ci propina i soliti e ridicoli scontri tra le due donne cardine dello show: Stephanie Forrester e Brooke Logan. La prima è la matriarca dei Forrester, disposta a tutto pur di salvaguardare la sua famiglia, che nutre un amore quasi edipico verso il primogenito Ridge. Il problema, per Stephanie, è che anche Brooke, la sgualdrina della vallata, ama molto la famiglia Forrester ma in un modo tutto suo: Brooke, infatti, prima seduce  e, poi, sposa tutti i componenti di sesso maschile della famiglia. In effetti, gli uomini nella soap non fanno bella figura: perennemente inermi dinnanzi agli intrighi e agli scandali che coinvolgono il gentil sesso e Ridge, il protagonista maschile, un tempo playboy, ora è una marionetta nelle mani della madre e di Brooke. Ad ogni modo, l’eccessiva caratterizzazione dei personaggi fa sì che il pubblico si affezioni a questi; d’altronde, con le dovute differenze, chi non ha mai avuto a che fare con una suocera impicciona, un figlio mammone o una parente poco di buono?
Nonostante quanto è stato scritto amiamo ugualmente Beautiful pur riconoscendone tutti i suoi difetti